BY ALESSIO DENTE · 30 NOVEMBRE 2015
Contratto di ricollocazione, perplessità sulla stipula della graduatoria finale. Dubbi anche per il consigliere regionale Fabrizio Santori, che in merito ha presentato interrogazione presso il consiglio regionale
Prime perplessità, l’età anagrafica – I partecipanti al fondo potevano e dovevano essere disoccupati da almeno 12 mesi, di età compresa fra i 30 e i 65 anni. Di contro, fra gli aventi diritto, a parità di anzianità di disoccupazione, avrebbe prevalso la minore età del candidato, così come riportato nel punto 8 a cui abbiamo accennato nella premessa. Fatto salvo i requisiti di anzianità, insomma, una maggiore età in capo ad alcuni candidati ha escluso che questi potessero entrare in graduatoria, quando in realtà a dover accedere al fondo dovevano forse essere proprio quei lavoratori che, in mancanza di sgravi e sussidi, si trovano esclusi dal mercato del lavoro.
Il pasticcio del 2009 e la scelta delle agenzie private – Interessante a riguardo, ciò che scrive Fabrizio Santori all’interno di una sua interrogazione datata 7 ottobre presentata in Consiglio Regionale, data antecedente alla stipula della graduatoria definitiva. In particolare, Santori chiede di escludere il ripetersi di quanto accaduto nel 2009, con numerosi candidati appartenenti presumibilmente allo stesso nucleo familiare a succedersi in graduatoria. Il fatto fu denunciato da molti cittadini e associazione proprio per la “similitudine” di alcuni codici fiscali. Nell’interrogazione di Fabrizio Santori, inoltre, questi domanda dell’opportunità di affidare la determina della graduatoria a delle agenzie private del lavoro, invece di potenziare gli uffici pubblici preposti, a partire da Portafuturo e tutte le strutture di natura statale già esistenti su base regionale e comunale.
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